Restauro Conservativo rc

Restauro Conservativo
Il restauro conservativo è da sempre nel mondo dell’architettura è un tema controverso, in cui architetti illustri e non sono in continuo dibattito. La legge che lo definisce è l’art. 3 del D.P.R. 6/6/2001 n. 380 (T.U. in materia edilizia), e consiste nel restauro che mira non a conservare l’edificio così come ci è arrivato, ma a riportare l’edificio ad un preciso momento della sua epoca (lo stato normale) in cui esso si definisce “compiuto”.
Si deve, quindi, ricostituire la forma originaria dell’edificio, anche se questo consiste nel demolirne alcune porzioni o ricostituirne altre demolite o mai costruite (variazione di forma, sagoma, volume e superficie).
Moltissimi interventi di Restauro, comunque, si sovrappongono agli interventi di manutenzione straordinaria: il progetto di restauro, oggi, è richiesto principalmente per edifici vincolati dalla sovrintendenza ai beni architettonici (come descritto sempre nel d.lgs. n.42/2004).
Tipologie di Intervento
Gli interventi di restauro e di risanamento conservativo sono dunque quelli volti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme di opere che ne consentano destinazioni d’uso con esso compatibili. Tali interventi comprendono: il consolidamento degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione di elementi estranei all’immobile oggetto d’intervento. Tali opere non possono comportare alterazione del posizionamento delle strutture orizzontali, né di quelle verticali aventi carattere strutturale, né l’introduzione di nuovi orizzontamenti se non come ripristino di una situazione preesistente documentata come originaria.
Restauro
Comprende un insieme sistematico di opere finalizzate alla conservazione ed alla trasmissione nel tempo del bene culturale architettonico. Esse dovranno fare riferimento alla moderna cultura del restauro conservativo. Le opere riguardano il ripristino degli aspetti architettonici o delle parti alterate, valorizzando il carattere formale documentato come storicamente prevalente, e garantendo la documentazione stratigrafica dei diversi assetti culturalmente significativi assunti dall’organismo architettonico nella sua storia.
Risanamento Conservativo
Gli interventi di risanamento conservativo sono finalizzati a determinare un equilibrio tra le esigenze di conservazione degli edifici riconosciuti quali beni culturali architettonici e le esigenze di attualizzazione funzionale. È obbligatorio eliminare le aggiunte recenti riconosciute incongrue con l’immobile oggetto d’intervento. È inoltre obbligatorio assicurare la conservazione ed il recupero degli elementi costruttivi e decorativi significativi per la figurazione interna ed esterna dell’edificio, nonché degli elementi costituenti arredo urbano ad esso connessi.
Ristrutturazione
Edilizia
Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono quelli volti a trasformare in tutto o in parte gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di elementi costitutivi di un edificio, la eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Devono in ogni caso essere impiegati materiali e tecnologie coerenti con le esigenze di conservazione edilizia ed ambientale. È compreso il frazionamento in più unità di una unità funzionale preesistente, cioè il ripristino di un assetto distributivo documentato come originario attraverso interventi di Restauro.

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